Che sia il momento di commuoversi?
Il libro di questo mese, una storia parmigiana e il distintivo ufficiale del nostro club
Ciao e buon sabato,
qui Elisa e Francesca, reduci dall’ultimo appuntamento del nostro book club dedicato alla letteratura gastronomica. La settimana scorsa ci siamo incontrate a Laboratorio Aperto per parlare di Kitchen Confidential, il libro di quel pirata di Anthony Bourdain e ci stiamo mettendo al pari con la lettura del prossimo libro, di cui vi parliamo qui sotto. L’appuntamento è previsto per il 22 maggio alle 18.30 sempre a Laboratorio Aperto, oppure online: avete tutto il tempo per leggerlo e venire a discuterne con noi.
Nel frattempo vorremmo tantissimo annunciarvi una novità che succede DOMANI, ma non possiamo proprio spoilerare così a un passo dal traguardo, quindi lo diremo intanto su Instagram, per poi dilungarci un po’ di più nella prossima newsletter, tra due settimane. Vi anticipiamo però che si tratta di un progetto di cui facciamo fieramente parte e che ha a che fare con la cucina, ovviamente, con le storie, altrettanto ovviamente, ed è di carta. Sarà bellissimo, abbiate pazienza e curiosità.
Ma intanto:
Qualcosa da leggere
Dopo la sognante e determinata Eliza Acton e l’irriverente Anthony Bourdain, abbiamo pensato che maggio fosse il mese giusto per farsi un bel piantino, quindi eccolo qui: il libro del Book Club di questo mese è Crying in H Mart di Michelle Zauner.
Si tratta di un memoir che unisce l’eternamente spinoso rapporto tra madre e figlia al potere del cibo di conservare i nostri ricordi più cari e la nostra identità culturale.
“Da quando mamma è morta, piango da H Mart. Vicino ai banchi frigo dei banchan, i contorni, ricordando le uova alla salsa di soia e la zuppa fredda ai ravanelli di mia mamma. O nel reparto surgelati, con in mano una pila di sfoglie per ravioli, pensando a tutte le ore che io e mamma abbiamo passato al tavolo della cucina a infilare maiale tritato ed erba cipollina nella pasta sottile”.
Il libro d’esordio di Michelle Zauner, autrice ma anche frontwoman del gruppo di musica indie pop Japanese Breakfast, è l’espansione del suo omonimo saggio pubblicato sul New Yorker nel 2018. L’H Mart citato nel titolo è una catena di supermercati nordamericana specializzata in prodotti coreani e asiatici dove Zauner si reca, dopo la morte della madre, “alla ricerca di ricordi. Da H Mart stiamo tutti cercando un pezzo di casa, o un pezzo di noi. Ne cerchiamo il sapore nel cibo che ordiniamo e negli ingredienti che compriamo”.
Insomma, questo libro è un’altra splendida dimostrazione di come il cibo sia un modo potente per esprimere amore e per ricordare le persone care della nostra vita e tenerle con noi anche quando non ci sono più.
Cosa abbiamo visitato
Parma non è terra di olio. Eppure.
Coppini Arte Olearia è un’azienda del nostro territorio, un esempio splendido del Si può fare, nonostante tutto. Nonostante le tradizioni diverse, nonostante la zona che sì è culla dell’agroalimentare, ma mica di tutto in assoluto, nonostante altri asterischi che con il tempo sono stati cancellati, dimenticati dalla crescita di una realtà ormai importante a livello internazionale e che ha sede, appunto, nella nostra provincia, a San Secondo. Per farla proprio brevissima, la storia di Coppini è nata su una bicicletta guidata da Amèrico che portava olio extravergine da una casa all’altra nel dopoguerra. Se non è passione quella. Nel 1946 è nata l’azienda Coppini, portata avanti di figlio in figlio, e di fratello in fratello sempre con gli stessi obiettivi tenuti stretti, di qualità e di etica. Le olive di Coppini vengono dalla Puglia, dalla Sicilia e dall’Abruzzo, da una rete di piccoli produttori, con grande attenzione per l’agricoltura sostenibile.
Se volete approfondire la storia di questa azienda e conoscere i prodotti, potete visitare il Museo Agorà Orsi Coppini, che ha aperto nel 2009 e che racconta e mostra tutta la passione per la tradizione e l’arte olearia. Ma anche per l’ulivo, quella pianta simbolo del Mediterraneo e della sua cultura millenaria.
Noi ci siamo state qualche settimana fa, ma potete farlo anche voi grazie a Imprese Aperte, durante i fine settimana di maggio, giugno, settembre, ottobre e novembre. Qui trovate le date e potete prenotarvi direttamente, altrimenti potete scrivere una mail a museo@coppini.it.
Qualcosa da comprare
Rimaniamo in tema e vi consigliamo l’olio al limone di Coppini. A noi il limone piace in generale moltissimo e abbiamo trovato questo olio sorprendente come freschezza ed eleganza. Le olive e i limoni vengono lavorati insieme, nel frantoio siciliano della Valle del Belice; voi immaginatevi il clima, i colori, il profumo e i panorami di quella zona e provate ad associare un sapore: ecco l’olio al limone. Ci piace usarlo per condire le verdure, oppure il pesce, ma si può essere anche un po’ più originali e utilizzarlo ad esempio sul gelato: un filo, insieme alla crema o al fiordilatte. Ma va benissimo anche per altre ricette dolci, come questa crostata di fragole che aspetta solo di essere assaggiata in una cena in giardino durante una delle prime e meravigliose sere d’estate.
Forse il ciondolo a forma di croissant di Confetty1981 potrebbe diventare il monile ufficiale di Una certa idea di cibo. Come un distintivo, un segno di riconoscimento, ma anche l’amuleto imprescindibile per chiunque ami il burro più di quanto sia socialmente ritenuto giusto (quanto è, a proposito?). Se mai realizzeremo il nostro sogno di creare delle box, ci finirà dentro di sicuro. Per ora lo condividiamo qui, convinte che lo apprezzerete e che, se qualcuno di voi deciderà di prenderlo, saprà indossarlo con orgoglio.
Una certa idea di… notizie
La nostra selezione di articoli per iniziare al meglio il weekend:
Tutto ciò di cui avete bisogno è una ciotola e un cucchiaio: facciamo un tuffo nostalgico negli anni ‘90 e nella passione universale per i cereali da colazione che ci fanno sentire a nostro agio e al sicuro.
Mentre altri autori si limitavano a scrivere elenchi di ingredienti o istruzioni di cucina, M.F.K. Fisher ha guidato i lettori in un viaggio, condividendo le sue riflessioni sulla vita, l'amore e il buon cibo e cambiando per sempre il modo di fare food writing.
Semplice o costosa, alcolica oppure no, con le uova e poi fortunatamente senza, la limonata si è evoluta nei secoli. Ecco la storia della bevanda estiva più amata.
Cibo e biblioteche: un’appello per incentivare questa felice unione (e una ricca lista di biblioteche e librerie dove rifocillarsi contemporaneamente di libri e di cibo è già realtà).
Qual è l’effetto di una stella Michelin sulla scena gastronomica di una città? Ecco qualche esempio americano studiato da Eater.
Dal bancone del bar al barattolo dei biscotti: 12 insoliti biscottini ispirati ai cocktail più conosciuti.
Appuntamenti Food
Repetita iuvant: vi aspettiamo il 22 maggio alle 18.30 a Laboratorio Aperto per il prossimo incontro del nostro gruppo di lettura dedicato questa volta a Crying in H Mart, di Michelle Zauner;
La Stoppa è un’azienda vitivinicola del piacentino, si trova ad Ancarano di Rivergaro e quest’anno compie cinquant’anni. Visto il traguardo importante, ogni mese c’è un festeggiamento diverso che ha come grande elemento centrale la convivialità: si sta a tavola, si degustano vini, si chiacchiera, si conoscono altri produttori e persone che hanno composto questo mezzo secolo di storia. Il prossimo appuntamento è domenica prossima.
Torna - in presenza ma anche in streaming sul sito del Corriere della Sera - Cibo a regola d’arte, il food festival diretto da Angela Frenda. Segnate in agenda: 26, 27 e 28 maggio alla Triennale di Milano tre giorni di food talk, lezioni, interviste, degustazioni. Tanto cibo ma anche tante parole, come piace a noi.
Sempre a proposito di vino emiliano: domani e dopodomani al Castello di Montecchio c’è Fermento Emilia, dedicato ai piccoli produttori del territorio.
Per tutti gli aggiornamenti sugli eventi gastronomici di maggio c’è sempre
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