Ciao e buon sabato,
qui Elisa e Francesca ai blocchi di partenza per dedicarsi a zuppette e roast di verdure, calici di vino rosso e castagne scoppiettanti (se solo l’autunno si degnasse di arrivare). A questo proposito, nella newsletter di oggi trovate ottimi piatti che abbiamo assaggiato e che vi proponiamo di replicare, consigli shopping per starsene in casa e una lista di articoli particolarmente appetitosi.
La settimana scorsa le persone iscritte alla nostra newsletter a pagamento hanno ricevuto un articolo su Nora Ephron, nostra madrina spirituale. Potete recuperarlo insieme a tutti gli arretrati di quest’anno abbonandovi.
Stiamo pianificando i prossimi incontri del nostro book club, vi aggiorniamo al più presto con titoli e date. Intanto, buona lettura!
Qualcosa da leggere
A proposito di Nora Ephron, il libro che vi consigliamo questa settimana è proprio il suo romanzo, Heartburn, tradotto in italiano con il discutibile titolo: Affari di cuore. Questi sono i mesi ideali per fare un bel rewatch delle intramontabili commedie romantiche di Nora come C’è posta per te e Harry ti presento Sally, quindi perché non immergersi anche nella lettura del libro che le ha permesso di realizzare quella che probabilmente è una delle vendette cartacee più riuscite della storia nei confronti di un marito fedifrago.
In questo libro Nora trasforma la sua infelice vicenda personale con il secondo (ma non ultimo) marito Carl Bernstein in un romanzo che poi diventerà anche un film con Meryl Streep e Jack Nicholson. La protagonista è Rachel Samstat, food writer e alter ego di Nora, che, incinta del secondo figlio, scopre che il marito la tradisce con una comune amica.
Con la sua scrittura sincera e sagace, Nora Ephron racconta alla perfezione i dolori di un matrimonio che finisce e riesce perfino a strapparci un sorriso (più di uno in realtà) nonostante l’amarezza della situazione. Nel libro ci sono anche 15 ricette che segnano i momenti importanti della relazione e della vita di Rachel/Nora, come le Patate alla Anna, la Minestra all’acetosella, la Crostata di pesche e la Vinaigrette.
Qualcosa da mangiare
Recentemente siamo state ospiti di Coppini Arte Olearia per una cena da O’ Bistrot, in centro a Parma, dedicata a tre produttori della nostra zona: Coppini, appunto, Monte delle Vigne e Impasto Zero. Un tributo alla semplicità più soddisfacente che ci sia, fatta di olio buono, lievitati leggeri e vino, ad accompagnare e arricchire ogni portata. Abbiamo assaggiato alcuni piatti che secondo noi possono essere replicati anche a casa facendo un figurone. Naturalmente servono gli ingredienti di qualità che vi suggeriamo prontamente qui sotto.
Caponata con focaccia e olio al rosmarino
Funziona così: portate in tavola una bella quantità di focaccia calda e, nello stesso momento, la caponata in una ciotolina possibilmente graziosa. È molto importante che le due cose avvengano contemporaneamente perché noi ad esempio abbiamo finito la focaccia di Impasto Zero ben prima che arrivasse la caponata (e stiamo parlando di una manciata di minuti, non di ore). Era squisita e non abbiamo resistito. Per fortuna poi ne è arrivata dell’altra, della quale comunque non è rimasta nemmeno una briciola. Portate in tavola anche l’olio al rosmarino di Coppini per dare l’ultimo tocco ai crostini che ogni commensale si preparerà.Crostini con alici, olio al limone e peperoncino
I crostini con burro e alici sono un grande classico e non vogliamo certo denigrarli. Però, se sul pane caldo e croccante disponete alici con un filo d’olio al limone e una spolverata di peperoncino vi giuriamo che non penserete all’amato burro neanche per un secondo. Si tratta di un’alternativa più fresca e meno grassa, che sa di mediterraneo. L’olio al limone non è aromatizzato, la spremitura di olive e frutti avviene insieme e si sente perché il sapore dell’olio e quello del limone convivono senza che uno prevarichi sull’altro. Il peperoncino è il tocco finale.
Fusilloni al pomodoro siccagno e olio al basilico
Se siete di Parma, vi consigliamo di assaggiare gli spaghetti al pomodoro di O’Bistrot, che sono davvero buoni: la pasta ruvida, sugo abbondante e cremoso. Secondo noi la pasta al pomodoro (come le patate al forno!) è un buon termometro per valutare un ristorante, anche perché, constatavamo proprio quella sera, se fatta bene è tra i piatti migliori del mondo e guai a sostenere il contrario. Siamo state quindi molto felici quando abbiamo trovato questi fusilloni nel menu della serata. Intanto la pasta grande regala soddisfazioni enormi, anche a livello estetico: tenetelo a mente per le prossime cene. È scenografica, c’è poco da fare. In questo caso era condita con pomodoro siccagno, ovvero un pomodoro coltivato senza bisogno di acqua. L’olio al basilico ha un sapore meno intenso del basilico fresco ed è quindi poco invadente, valorizza il sapore del pomodoro amalgamandosi e senza coprirlo.Panettone amarene e pesche Impasto Zero con olio al mandarino
Non aspettate Natale per offrire questo dolce a tavola, per favore. Noi abbiamo fatto il bis ma forse anche il tris. Questo panettone è già eccezionale ma l’olio al mandarino, leggermente aspro, ne completa i sapori.
Qualcosa da comprare
In passato vi abbiamo suggerito l’olio al limone di Coppini Arte Olearia, quindi non ci ripeteremo, ma rimaniamo sul generico suggerendovi di assaggiare gli oli da frangitura contemporanea, ovvero preparati frangendo contemporaneamente olive, frutti e aromi. Ci teniamo a specificare che Coppini non ci paga per suggerire con entusiasmo i loro prodotti, ma noi siamo amanti delle cose buone e a maggior ragione se prodotte a una manciata di chilometri da casa nostra. C’è questo cortocircuito di tradizioni poi, per cui un’azienda che produce oli di qualità si trova in Emilia, nella Bassa Parmense, dove non ci si aspetta certo di trovare olio d’oliva. E invece.
Per non sbagliare, provate con la confezione di oli assortiti, così potete sbizzarrirvi con tutte le ricette che vi abbiamo elencato poco fa.
Noi vogliamo davvero, davvero, credere che l’autunno sia in arrivo e che porti con sé quella voglia di starsene in casa al calduccio. Non aspettiamo altro da quando abbiamo letto Home Cooking di Laurie Colwin qualche mese fa, un libro che non fa che alimentare la voglia di cucinare e mettersi a tavola con gli amici nelle serate d’autunno. Sapete che se l’aria profuma di cibo si gustano di più i piatti e si ha più appetito? Vi consigliamo quindi un profumo per ambienti che sa di pane appena sfornato: vi immaginerete anche il suono croccante della pagnotta e quel momento in cui si affonda il primo morso nella mollica ancora calda.
Una certa idea di… notizie
Eater ha compilato la guida definitiva per scegliere il pane migliore per ogni tipo di sandwich. Una classificazione altamente scientifica per assemblare il panino perfetto.
La food writer inglese Bee Wilson fa una riflessione sulle “ricette orfane”, ovvero tutte quelle povere ricette nei libri di cucina che non sono state fotografate e che per questo non verranno mai cucinate.
Sono stati annunciati i finalisti del Premio Bancarella della cucina e qui trovate tutti i titoli. Per conoscere il vincitore però, ci sarà da aspettare il 22 ottobre.
Tra pochi giorni inaugurerà nelle Langhe la 93ª edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e per l’occasione si potranno vedere in mostra gli scatti dell’ultimo progetto fotografico di Steve McCurry: Truffle hunters and their dogs
L’inimitabile pain au chocolat di Cédric Grolet prende forma sotto i nostri occhi in questo video.
Si è appena concluso l’Oktoberfest, che nonostante il nome si svolge in settembre. Ecco tutta la storia dell’amatissimo festival autunnale tedesco.
Speriamo che la nostra newsletter vi sia piaciuta e ci rivediamo tra due settimane!
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