Ciao e buon sabato,
Francesca ed Elisa alla tastiera, entrambe tornate alla base, nell’afosissima Parma. Ma siccome con la mente siamo ancora in giro, eccoci ad accompagnarvi in un food tour siciliano dopo aver gustato e amato quest’isola così straordinaria.
La settimana scorsa c’è stato anche l’ultimo appuntamento del nostro gruppo di lettura, con gli incontri ci rivediamo a settembre, stiamo già preparando i prossimi appuntamenti; non vi lasceremo però senza letture per questi mesi estivi: attraverso la newsletter vi daremo sempre suggerimenti per farvi compagnia in spiaggia, in montagna, o anche a casa, magari proprio nelle vostre cucine. Anche la nostra newsletter a pagamento dedicata alle grandi voci femminili del food writing prosegue almeno fino a luglio, per tornare poi in autunno (per le persone abbonate: non vi preoccupate, mettiamo in pausa l’abbonamento).
Diteci: cosa vi piacerebbe leggere nelle nostre mail la prossima stagione? Dateci degli spunti, così iniziamo a lavorarci.
Per ora: buona lettura, sperando vi sia d’ispirazione per le vacanze.
Qualcosa da leggere
Il libro che ci ha accompagnato nella nostra vacanza in Sicilia e che vi suggeriamo per una lettura al sapore d’estate e di pane cunzato è Un filo d’olio di Simonetta Agnello-Hornby.
Naturalmente si tratta di una scrittrice siciliana, una donna con una raffinatezza d’altri tempi, autrice di svariati romanzi con una predilezione per la cucina e il buon cibo. Un filo d’olio è il racconto delle estati della sua infanzia in villeggiatura nella casa di Mosè, la tenuta di famiglia nelle campagne vicino ad Agrigento.
Un vero e proprio ricettario familiare dove i procedimenti culinari, scritti a mano su pagine macchiate dall’uso, sono lo spiraglio attraverso cui filtrano ricordi, personaggi, atmosfere, ingredienti, aneddoti e sapori.
Cosa abbiamo mangiato… in Sicilia
Il posto migliore dove potete mangiare in Sicilia è… a casa di qualcuno. La miglior cucina è quella che assaggerete a casa di qualche parente lontano, che vi accoglierà alla sua tavola facendovi sentire a vostro agio, accuditi e rimpinzati. In Sicilia infatti, è praticamente impossibile rifiutare il cibo. Se tuttavia, come è successo a noi, non avete un parente dal quale recarvi, ecco qualche ristorante, pasticceria, lido e baracchino di street food dove saziarvi.
Incominciamo da un grande classico, le arancine. Mi raccomando attenzione al genere, sono maschili solo a Catania. Le più buone noi le abbiamo mangiate al Panificio Ragona a Marsala.
Continuiamo con lo street food: pane e panelle a Palermo alla Friggitoria Chiluzzo nel quartiere della Kalsa, oppure da Nni Franco U Vastiddaru (famoso anche per il panino con la milza). Per una nota dolce mentre siete nel capoluogo, recatevi nel Monastero di Santa Caterina dove da secoli le monache preparano biscotti e paste fragranti. Qui, ai Segreti del Chiostro sono buonissimi anche i cannoli.
Da una pausa zuccherina all’altra, a Erice c’è la Pasticceria di Maria Grammatico, donna dalla storia affascinante (raccontata nel libro Mandorle amare di Mary Taylor Simeti) che ha imparato l’arte della pasticceria dalle monache dell’orfanotrofio in cui ha vissuto per dieci anni. Oltre agli splendidi frutti in pasta di mandorle assaggiate i genovesi, friabili biscotti ripieni di crema al limone.
Ma siamo pur sempre su un’isola, quindi ecco qualche buon piatto di pesce: sempre a Erice al ristorante La Pentolaccia andrete in visibilio per le loro burrosissime busiate con gamberi e pesto di pistacchio. Qui è d’obbligo rinfrescarsi il palato con il Terebinto di Planeta o uno degli altri vini bianchi di questa apprezzatissima cantina siciliana. (A proposito di vini, se volete partecipare a una degustazione qui le cantine non mancano: Florio, Donnafugata, Elios sono tra le più interessanti).
Terminiamo il nostro zigzagare culinario con un’ultima meta al sud: Lido di Zabbara a Marinella di Selinunte, in una terrazza sulla spiaggia dove mangiare pesce appena pescato alla griglia e un primo piatto del giorno come la pasta con le canocchie.
Qualcosa da comprare
La vogliamo vedere dappertutto, la Sicilia. E fanatiche delle illustrazioni come siamo non possiamo che consigliarvi uno dei disegni di Nina Melan, sicilianissimi e gustosissimi perché raccontano i luoghi, sì, ma anche i piatti. Così, perché non leggere con un segnalibro che spiega, per immagini, come preparare il perfetto pane cunzato? Oppure, come non desiderare una stampa dedicata alla granita di caffé? Sembra quasi di sentirne il profumo.
E a proposito di profumo, la Sicilia evoca una sinfonia di note mediterranee che, finita l’estate, fanno luccicare gli occhi di bellezza e nostalgia. I am Sicily è un marchio siciliano che racconta con le fragranze l’essenza di questa terra soleggiata e meravigliosa. Ogni profumo una sfaccettatura diversa: dagli agrumi, alle piante aromatiche, al mandorlo, il nostro preferito che vi consigliamo col cuore, goloso come le colazioni a base di granita e brioche.
Una certa idea di… notizie
La nostra selezione di articoli per iniziare al meglio il weekend:
Con il book club di Una certa idea di cibo ci rivediamo a settembre ma nel frattempo non vi lasciamo certo senza spunti di lettura. Ecco la listona di cookbook in uscita quest’estate redatta da Stained Page News.
E a proposito di book club, ecco un’ode al cibo casalingo, grande protagonista del libro che abbiamo letto insieme a giugno (Home cooking di Laurie Colwin. Se non l’avete ancora letto sappiate che vi farà venire una gran voglia di invitare gente a cena).
La tavola calda è diventata uno dei tanti simboli dell’America oltre che un luogo di democratizzazione culinaria: ecco tutta la storia dei diner americani.
Se per caso state pianificando un viaggio negli Stati Uniti e la faccenda dei diner vi ha incuriosito, qui ci sono i migliori per ogni Stato.
Estate significa viaggi. Questa equazione può essere fatta anche con le altre stagioni ma raggiunge la sua massima esattezza con quello spicchio dell’anno che va da giugno a settembre. Perciò ecco un approfondimento su un argomento sempre attuale per i viaggiatori: la tanto amata colazione in hotel.
È di pochi giorni fa la notizia che a Pompei è stato ritrovato uno splendido affresco raffigurante… una pizza, farcita però con spezie e frutta: questo sito archeologico non smette di illuminarci sulla storia della nostra gastronomia.
Speriamo che la nostra newsletter vi sia piaciuta e ci rivediamo tra due settimane!
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